Tango in Campania

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Al compás del corazón
Tango - 1942
Música: Domingo Federico Letra: Homero Expósito

 

Late un corazón,

déjalo latir…

Miente mi soñar,

déjame mentir…

 

Late un corazón
porquè he de verte
nuevamente,
miente mi soñar
porque regresas lentamente.

 

Late un corazón…
me parece verte regresar con el adiós.
Y al volver gritarás tu horror,

el ayer, el dolor, la nostalgia,
pero al fin bajarás la voz
y atarás tu ansiedad de distancias.


Y sabrás por qué late un corazón
al decir… ¡Qué feliz!…
Y un compás, y un compás de amor
unirá para siempre el adiós.

Ya verás, amor,
qué feliz serás…

 

¿Oyes el compás?
Es el corazón.
Ya verás qué dulces
son las horas del regreso,
ya verás qué dulces los reproches y los besos.
Ya verás, amor,
qué felices horas

al compás del corazón.

Palpita un cuore,
lascialo palpitare…
Mente il mio sognare,
lasciami mentire…

 

Palpita un cuore

perche’ ti vedrò

nuovamente,

mente il mio sognare

perchè tu ritorni lentamente.

 

palpita un cuore …

mi sembra di vederti tornare con l’addio.

E, al tornare, griderai il tuo orrore,
Il passato, il dolore, la nostalgia,
però alla fine, abbasserai la voce
ed imbriglierai la tua ansietà di distanza.


E saprai perchè palpita un cuore 
al dire … sono felice…
E un ritmo, e un ritmo d’amore,
unirà per sempre l’addio.

E vedrai, amore,
che sarai felice….


Lo senti il ritmo ?
E’ il cuore.
E vedrai che dolci
sono le ore del ritorno,
e vedrai che dolci i rimproveri ed i baci.

E vedrai amore,
che felici ore

al ritmo del cuore.

 

 

Al compás del corazón è un Tango del  1942 l’autore,  Domingo Federico, suonava il bandoneón nell’orchestra di Miguel Calò ed era entrato da poco a far parte dell’orchestra.

Federico un giorno portò con sé lo spartito di questo tango e chiese ai compagni dell’orchestra di provare a suonarlo. Ai musicisti piacque e lo volevano suonare mentre i cantanti dell’orchestra, Raúl Berón e Alberto Podestá erano dubbiosi, alla fine Federico desistette dal convincerli.

Ma ai musicisti piaceva e dunque un giorno improvvisarono di suonarlo senza avvisare Calò, come cantante si offrì Enríque Mario Francini, uno degli entusiasti del brano.

Approfittando del fatto che Calò arrivava quasi sempre in ritardo, lo suonarono “di nascosto”, prima di iniziare la  serata vera e propria . E così il tango debuttò, e piacque molto al pubblico, tant’è vero che a metà serata il pubblico presente chiese a Calò di poter risentire il nuovo pezzo.Calò, che nemmeno lo conosceva, cadde dalle nuvole e chiese spiegazioni…. Che pezzo era quello che chiedevano? A quel punto glielo fecero sentire e piacque talmente anche a lui che da quella sera lo inserì nel suo repertorio.

 

Si narra che  Domingo Federico per comporre la musica del tango “Al compás del corazón”, si ispirò ai battiti del cuore di una rana.

 

L'orchestra di Miguel CalòNonostante Homero Expósito, l’autore del testo,  non conoscesse la fonte d'ispirazione di Federico riconobbe nel ritmo la somiglianza con il battito di un cuore e creò versi molto belli e sentimentali che non avevano niente a che vedere con l’episodio.

Raccontò Federico che ogni volta che interpretava il tango, aveva sempre davanti a sé l'immagine del cuore di quella rana.